Impianto fotovoltaico e CACER: un nuovo modello sostenibile per l’approvvigionamento energetico di Pellegrini

Impianto fotovoltaico sul tetto del centro logistico Pellegrini a Mestre

Impianto fotovoltaico e CACER: un nuovo modello sostenibile per l’approvvigionamento energetico di Pellegrini

Negli ultimi anni, l’incremento delle sedi aziendali e dell’organico ci ha spinti a rivedere il nostro modello di approvvigionamento energetico, orientandoci verso soluzioni rinnovabili per contenere l’impatto ambientale del quartier generale di Venezia che, pur contenuto, presentava margini di miglioramento.

Dopo lo studio di varie soluzioni, l’occasione per concretizzare questa volontà si è presentata con l’introduzione del modello di Consumo Autonomo Condiviso di Energia Rinnovabile (CACER), istituito con il Decreto Ministeriale del 7 dicembre 2023. Questo nuovo modello normativo permette una forma innovativa di autoproduzione e autoconsumo fondata sulla possibilità di condividere, tra utenze diverse situate nell’ambito della stessa cabina elettrica, l’energia rinnovabile prodotta da un unico impianto, passando per la rete elettrica nazionale.

Pellegrini ha quindi installato un impianto fotovoltaico sul tetto del centro logistico di via Ca’ Marcello, a Mestre: si tratta di un impianto da 107 kWp costituito da 242 pannelli posati su una superficie di 484 mq e che, secondo le proiezioni, consentirà di produrre annualmente quasi 120.000 kWh/anno, ovvero coprendo quasi il 63%  del fabbisogno elettrico aziendale. Attivo da alcune settimane, l’impianto garantisce non solo l’autonomia energetica completa dello stabile su cui è installato, ma produce un’eccedenza di energia che di fatto, secondo il modello CACER, alimenta anche gli uffici aziendali situati a circa 250 metri di distanza, in via Paganello.

CACER: un vantaggio per le aziende e per la comunità. Ecco come funziona

Il sistema CACER si basa sul principio dell’autoconsumo virtuale, che permette di utilizzare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico anche in utenze diverse, purché collegate tramite la rete elettrica e afferenti alla stessa cabina elettrica di trasformazione MT/BT.

Nel caso di Pellegrini, ad esempio, l’energia generata dall’impianto fotovoltaico di via Ca’ Marcello viene utilizzata non solo dallo stesso centro logistico di Via Ca’ Marcello, che di fatto diventa auto-sufficiente dal punto di vista energetico, ma anche dalla sede centrale di via Paganello, senza che vi sia un collegamento fisico diretto tra i 2 siti.
Il consumo è infatti definito “virtuale” proprio perché il secondo punto di utilizzo sfrutta la rete nazionale come tramite per ricevere l’energia prodotta altrove.

Questa modalità offre un duplice vantaggio economico: da un lato, l’energia prodotta in eccesso nel sito di produzione e reimmessa in rete genera un ricavo; dall’altro, l’utenza che preleva energia dalla rete nello stesso istante in cui viene generata dall’utenza di autoconsumo, ottiene un incentivo sulla tariffa di acquisto.

I vantaggi, tuttavia, non si fermano all’aspetto economico. Il modello CACER rappresenta un progetto importante per l’economia nazionale in quanto costituisce un concreto stimolo alla diffusione sul territorio di impianti di produzione di energia rinnovabile anche di piccole e media dimensione, contribuendo a ridurre la dipendenza da fonti fossili e da paesi esteri e promuovendo una gestione dell’energia più efficiente e condivisa a livello territoriale.

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