Certificazione ESG: come arrivare pronti all’obbligo del 2024-2026

Si parla sempre più nelle aziende di Bilancio di Sostenibilità e di ESG, ma cosa significa esattamente?

ESG è l’acronimo di Environment, Social, Governance (Ambiente, Sociale e Governance), acronimo che indica i criteri utilizzati per valutare il comportamento sostenibile e responsabile delle aziende: è un tema strettamente correlato ai 17 SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, che definisce le sfide globali, come la povertà, la fame, la salute e la sostenibilità ambientale, che anche le aziende sono chiamate a affrontare (per maggiori info, https://sdgs.un.org/). 

ESG rappresenta lo standard che certifica la sostenibilità delle aziende secondo un’ottica molteplice: in chiave ambientale, con le attività volte alla riduzione della propria impronta e alla riduzione degli sprechi, ma anche in chiave sociale, quindi con la promozione di una serie di iniziative volte a incentivare la partecipazione e la valorizzazione delle persone e del benessere all’interno dell’azienda, e di governance quindi con la valorizzazione della presenza di donne nei vari livelli decisionali oltre che a valutare l’impegno per le ricadute sul territorio di appartenenza.

🏛️ Certificazione ESG in Italia

Anche se per molti è ancora percepita come una misura “accessoria”, la certificazione ESG è già una realtà per alcune aziende, e da quest’anno lo diventa per altre: se finora era obbligatoria solo per gli enti di interesse pubblico, quali banche e assicurazioni, nonchè per le grandi aziende quotate (con almeno 500 dipendenti, €40M di ricavi e €20M di attivo di stato patrimoniale), dal 2024 invece, l’obbligo di certificazione ESG scatta per tutte le aziende con più di 250 dipendenti, €50M di ricavi e un bilancio superiore ai €43M. Infine, nel 2026 diverrà obbligatorio anche per le piccole e medie imprese.

🌱 Importanza dell’Adesione Volontaria

Ma perché aspettare? Molte aziende stanno già adottando volontariamente i parametri ESG, prima che scatti l’obbligo per la propria categoria: è il caso della  Pellegrini SpA, che nel 2023 ha scelto spontaneamente di intraprendere il percorso di certificazione. L’adesione volontaria non solo dimostra responsabilità sociale, ma può anche portare a vantaggi competitivi, migliorare la reputazione del marchio e attrarre investitori che condividono gli stessi valori.

Anche le piccole aziende, con il proprio impegno, possono fare la differenza agli occhi dei propri stakeholders dimostrando la solidità dell’azienda attraverso i valori umani che la contraddistinguono e che si concretizzano quotidianamente in tante scelte determinanti. E che oggi vengono finalmente valutate e continuamente rinnovate e spronate.

Per gestire annualmente in modo strutturato ed efficace la documentazione di certificazione e il questionario ai fornitori, molto utile risulta il supporto offerto da #Arxivar, la piattaforma di gestione documentale e di processo di cui Pellegrini è Gold Business Partner. Unisciti al movimento per un business sostenibile. L’ESG non è solo una sigla, è il futuro delle imprese responsabili e orientate alla sostenibilità.

 

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