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Pellegrini SpA: Il futuro in anticipo, al Premio Campiello

Pellegrini Spa è partner della 60° edizione del Premio Campiello 2022

 

« Era il 1924, quando Giuseppe Pellegrini apriva un ufficio a Venezia e cominciava a vendere le prime macchine da scrivere: rispondeva al telefono n. 4 e sul muro esterno, in campo San Bartolomeo, a due passi dal Ponte di Rialto, aveva appeso una targa in ferro che recitava “Macchine per scrivere e accessori”.

Giuseppe avrebbe certamente scommesso sulla riuscita dell’impresa – quale imprenditore non lo farebbe – ma non so se si sarebbe aspettato di aver cominciato a scrivere una storia che oggi è lunga quasi un secolo.

Il secondo capitolo lo immaginava, questo è certo: suo figlio Fausto lo sostituì nel 1935 e superò con successo il periodo del conflitto mondiale. Poi i nipoti del fondatore, mio zio e mio padre, Piero e Paolo, che dalla metà degli anni ’60 sono stati i protagonisti della storia dell’azienda e del suo crescente risultato. Infine, per venire ai nostri giorni, sta a me il compito di rappresentare la quarta generazione, stringendo con orgoglio le redini dell’azienda dopo la scomparsa di mio padre.

E’ una bella storia, quella della Pellegrini, frutto di una grande intuizione, ben racchiusa nel messaggio che da anni ormai segna la nostra comunicazione aziendale: “Il Futuro, in anticipo”. Già con le macchine da scrivere, poi con le fotocopiatrici, per proseguire con le stampanti di ultima generazione e con i software di gestione documentale più sofisticati, la famiglia Pellegrini ha sempre creduto nel progresso tecnologico, cercando di farsene interprete presso le aziende clienti, ma ancor più cercando di anticiparlo. E i frutti non sono mai mancati: la Pellegrini è cresciuta, raggiungendo in pochi anni una leadership nazionale, per poi collocarsi tra i primissimi posti in Europa per automazione dei processi e remote control delle attrezzature, con una competenza e una passione che le consentono di gestire dalla sede di Venezia circa 25.000 dispositivi di copia e stampa in tutta Italia e in diversi paesi europei. L’organizzazione è sempre più articolata, complessa, ma l’imprinting dell’azienda di famiglia resta, con titolari e soci che mettono nella “ditta” le loro vite, con l’aiuto di collaboratori preziosi, innamorati della Pellegrini non meno di loro.

Sono questo amore e questa passione che alimentano da sempre, oltre allo spirito imprenditoriale, anche l’inclinazione della nostra famiglia alla valorizzazione del patrimonio e della tradizione artistica e culturale, ancor più se interpretati da grandi organizzazioni quali la Fondazione Il Campiello.

Confesso che l’idea di recare un tributo a quello che riteniamo essere oggi un indiscusso riferimento per chi ama la narrativa contemporanea, e proprio in occasione della 60° edizione del Premio, mi rende molto felice; nutro una speranza nell’avvicinare la nostra azienda a una manifestazione così importante per il nostro paese: che la Bellezza della letteratura e la Libertà di spirito dei suoi autori aiutino l’Italia e le imprese italiane a lasciarsi alle spalle i tempi duri che abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo. Siamo certi d’altro canto che questa iniziativa, unita al nostro intenso sforzo quotidiano, sarà ragione per ritrovare tutti un nuovo entusiasmo e un rinnovato orgoglio, per la Pellegrini, per l’Imprenditorialità Italiana e per i frutti dell’intelletto cui è salutare rivolgersi quando la fiducia nel futuro sembra vacillare. »

Sofia Pellegrini
Amministratore Delegato

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Premio Campiello 60 Pellegrini